Grello e la Notte del Fuoco

A Grello, frazione di Gualdo Tadino, la sera del 23 giugno, ogni anno prende vita la suggestiva Notte del Fuoco, una cerimonia dove, secondo molti, si mescolano riti pagani e culto cristiano. Questa sagra locale è vissuta con grande partecipazione di pubblico e comprende, tra molto altro, una rievocazione medievale in costume e l’avvincente corsa delle jncije, tipiche torce accese.

Foto di Giordano Monacelli per gentile concessione di Pro Loco Grello: Festa Fuoco Grello 2010

Diciotto portatori del fuoco, sei per ognuna delle tre contrade del paese, si sfidano in una rutilante corsa attorno alle vestigia del castello portando sulle spalle le torce fiammeggianti. Si passa poi al traino di rudimentali tregge (una sorta di slitte) piene di paglia e legna dove sono state saldate le jncije: i fuochi illuminano la notte intorno al colle, in cima la chiesa parrocchiale è avvolta da un’atmosfera mistica. Prima però, il rito che si perde nella notte dei tempi: la benedizione dei ceri, della guazza e dei panetti di San Giovanni con relativa distribuzione.

Tradizioni secolari che svelano i legami con la terra: la guazza, anche detta rugiada, è una miscela di erbe aromatiche e petali di fiori che ognuno custodisce fino al giorno successivo, per le abluzioni del mattino. Le si attribuisce valore terapeutico se lasciata al chiarore delle stelle durante la notte, anche se il beneficio è piuttosto da attribuire alle proprietà della mistura di erbe. Infine la consegna del Palio al rione vincitore, subito prima dello spettacolo pirotecnico e dell’apertura delle danze.

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